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La Villa romana del casale del IV secolo dopo Cristo è uno dei ritrovamenti più importanti fino ad oggi effettuati. Gli scavi sono durati 9 anni guidati dall'archeologo Gino Vinicio Gentile che nel 1954 ci ha consegnato questa meraviglia, una straordinaria testimonianza della vita in epoca romana, grazie ai suoi pavimenti mosaicati, famosi in tutto il mondo.
Patrimonio dell'umanità dal 1997 perchè testimonianza della vita dei romani e delle loro relazioni sociali, culturali ed economiche con altri paesi.
Era la residenza di caccia di Massimiliano Erculeo, collega di Diocleziano nella gestione dell'impero romano. Fu abitata anche in età araba; dai normanni fu semidistrutta, infine una valanga di fango del monte Mangone l'ha coperta.
L'importanza mondiale della Villa è dovuta all'impeccabile stato di conservazione dei mosaici, ritenuti i più estesi e affascinanti mai realizzati in epoca romana.
Questa grande importanza è anche dovuta alle scene rappresentate nei suddetti lavori, che risultano essere prova di grande tecnica vista la veridicità dei soggetti e dei colori utilizzati.
La realizzazione dei mosaici è oggi attribuita ai maestri africani, in quanto inventori di questa arte che diffusero nei paesi con i quali entrarono in contatto.
Ha una superficie di oltre 3500 metri quadrati, 48 ambienti diversi, si possono ammirare scene tratte da lavori di Omero, scene mitologiche e scene di vita quotidiana, scene di caccia, sempre realizzate in maniera molto vivida.
Le scene più note: